31 maggio 2014

ETRA collabora al Salone Internazionale Architettura Restauro & Paesaggio di Monfalcone

L'Associazione culturale ETRA ha collaborato nei mesi passati alla cura di una parte della sezione del Salone Internazionale Architettura Restauro & Paesaggio dedicata all'opera dell'architetto futurista Antonio Sant'Elia, in corso sino al 31 maggio a Monfalcone presso la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Piazza Cavour, nel contesto del progetto europeo Macc (Modern art conservation center). Il progetto di ricerca prevedeva la definizione di una ipotesi di collocazione nell'area urbana di Monfalcone del cimitero progettato per la Brigata Arezzo dall'architetto Antonio Sant'Elia. Proprio a Monfalcone il soldato Sant'Elia morì durante il primo conflitto mondiale il 10 ottobre 1916, senza riuscire a vedere conclusa la sua opera architettonica, che invece ospitò inizialmente la sua salma. Nel 1921 essa fu portata a Como, laddove Sant'Elia divenne un'eroe futurista, ma nel 1916 il soldato era ancora un ragazzo, forse parzialmente inconsapevole della tragedia mondiale di cui era partecipe. Il gruppo di studio che ha seguito la ricerca ha visto partecipare anche alcuni membri di ETRA, che hanno alla fine avuto il compito di predisporre una sua sintesi finale, tradottasi in due pannelli grafici che riassumono molte immagini poco note e alcuni documenti inediti, nonché delle ricostruzioni virtuali dello stato di fatto originale presupposto.

A margine del Salone si è tenuta anche una lezione di Philippe Daverio (nella foto in basso con alcuni esponenti di ETRA), incentrata sul contesto storico in cui maturò la cultura artistica di Sant'Elia e lo spirito pattriotico della sua generazione. Il critico d'arte, invitato dall'amministrazione comunale di Monfalcone, ha cercato di dare una risposta alla questione dibattuta di quali meccaniche avessero potuto condurre un essere creativo e fiducioso nel futuro a cadere in una trappola mortale come quella della guerra. La guerra è stata, ha suggerito Daverio, il risultato di una presa di coscienza entusiasta di un cambio della dimensione di riferimento che lo sviluppo tecnologico in quell'epoca prospettava. Il manifesto futurista di Marinetti nella sua prima versione francese citava, "noi siamo a favore delle grandi idee che uccidono", che poi in italiano verrà tradotto in "le idee per le quali vale la pena morire". La chiarezza del testo francese lasciava nella sua traduzione spazio ad un fraintendimento culturale, lo stesso che porterà giovani e meno giovani a sposare l'idea di una società vincente, ma che si trasformerà a posteriori nell'ansia tragica che conosciamo. La felicità per una partenza convinta per il fronte si evidenzio in tutta la solennità propagandistica che la sostenne. Le cronache dell'epoca raccontano l'entusiasmo e la foga con cui Sant'Elia si gettò verso il nemico, nell'assalto in cui cadde colpito al volto a Monfalcone, a quota 85; raccontano meno quella incolpevole ingenuità che le motivava.
Oggi, quasi un secolo dopo la morte di Sant'Elia a Monfalcone, laddove trovavano sepoltura assieme a lui centinaia di militari morti sul fronte carsico, si incontrano il Liceo Scientifico cittadino e un parcheggio a raso.
ETRA ringrazia Gualtiero Pin per l'occasione di studio concessa e gli altri partecipanti al gruppo di studio, Marco Mantini, Silvo Stok, Alessandro Morgera, per lo scambio propositivo che si è creato nella costruzione degli elaborati.

28 maggio 2014

Un resoconto prima della pausa estiva

Sono terminate, ieri, martedì 27 maggio 2014, le occasioni di incontro formativo organizzate dalla Scuola di Dottorato in Ingegneria e Architettura dell'Università di Trieste - Dipartimento di Ingegneria e Architettura, supportate nella promozione per l'aggiornamento professionale dall'Associazione culturale ETRA. Gli incontri di martedì 13 maggio con l'arch. Camilla Perrone e del 27 maggio con l'arch. Francesco Careri hanno offerto spunti per sguardi molteplici e variegati intorno alle metodologie di studio dei fenomeni urbani. Le tematiche della città multiculturale (DiverCity) è stata espressa nelle sue plurime prospettive di valutazione, nell'obiettivo di lasciare spazio ad una ricerca gestita nell'accettazione della "complessità" e quindi sgravata di scatole mentali preordinate (le categorizzazioni); mentre le proposte di ricerca "laiche", nel senso di flessibili rispetto lo specifico caso di analisi (anzi capaci di trasformare la propria proposta disciplinare rispetto la situazione occasionalmente verificata), si sono rivelate a loro volta utili nel superamento di ogni insegnamento codificato: in tal senso interessante lo slogan proposto da Careri, "chi perde tempo, guadagna spazio", così vicino alle analisi e a certe esperienze condotte da ETRA in questi mesi. 
La giornata di studio sull'"abitare" promossa a Trieste, mercoledì 21 maggio, dalle due curatrici Paola Di Biagi e Sara Basso, si è rivelata infine un'occasione a dir poco illuminante per chi ha avuto l'occasione di frequentarla. Le varie proposte offerte dai relatori presenti hanno evidenziato sia sul piano teorico che su quello esplicitato nelle esemplificazioni, l'utilità di uno sguardo diverso rispetto i luoghi pubblici urbani, affrontando quindi con consapevolezza il tema della prossimità, quale cartina di tornasole per garantire possibilità prefigurative per la città contemporanea.
ETRA ringrazia l'Università di Trieste e in particolare la prof. Paola Di Biagi e la prof. Sara Basso per l'ospitalità offerta ai professionisti che hanno voluto approfittare delle occasioni di studio.

L'attività formativa coadiuvata e promossa da ETRA, in collaborazione con l'Ordine degli Architetti P.P.C. di Gorizia e con il patrocinio del Comune di Monfalcone, risulterà sospesa nei mesi di giugno, luglio e agosto, per riprendere in settembre, quando verranno affrontati con maggior puntualità disciplinare le tematiche proprie del restauro architettonico e urbano.

14 maggio 2014

Giornata di studio a Trieste del 21 maggio 2014 e conferenza a Gorizia del 27 maggio 2014


L'Associazione culturale ETRA evidenzia due iniziative promosse e curate dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura e dalla Scuola di Dottorato in Ingegneria e Architettura dell'Università di Trieste, che sviluppano le tematiche affrontate dal progetto The act of seeing/L'atto di vedere.

Palazzo Gopcevich, sala Bobi Bazlen
via G. Rossini, 4 - Trieste
Mercoledì 21 maggio 2014, ore 9.30-18.00

Giornata di studi
Abitare la prossimità. Quali spazi comuni per la città contemporanea? Riflessioni ed esperienze

La giornata di studi intende proporre un confronto critico sugli ‘spazi comuni’ come tema di ricerca e progetto per la città contemporanea. A fronte delle problematicità poste dallo ‘spazio pubblico’, numerosi studi testimoniano il crescente interesse per la nozione di ‘spazio comune’, forse più capace di restituire diverse forme di nuove socialità e reti di welfare, di valorizzare le modificazioni legate agli usi e alle pratiche dell’abitare quotidiano, di far emergere il potenziale di trasformazione di luoghi poco definiti, come quelli di mediazione tra privato e pubblico e di transizione tra interno e esterno. In particolare, recenti indagini svolte tra i quartieri della ‘città pubblica’ hanno messo in luce il ruolo che ‘spazi di prossimità’ assumono nella definizione di ambiti in comune e nell’accogliere quelle diversificate forme dell’abitare che esprimono le necessità di estendere un ‘domestico privato’ oltre la soglia di casa, attraverso appropriazioni, attività di cura, trasformazioni degli spazi condivisi da parte degli abitanti. Queste ed altre considerazioni aprono ad interessanti interrogativi di ricerca e progetto: quali spazi possono essere identificati oggi come ‘comuni’? E per quali abitanti? Come tali spazi possono soddisfare domande legate a nuovi modi di abitare? Con quali strategie di progetto è possibile rispondere alle prestazioni di qualità richieste? Attraverso la presentazione e discussione di ricerche ed esperienze, la giornata di studi vuole avviare una riflessione sulla centralità degli spazi comuni per la definizione di strategie di ricomposizione e/o riqualificazione urbana e delineare alcuni temi e metodi di lavoro per meglio circoscrivere e approfondire il campo di indagine sull’abitare ‘la prossimità’ nella città contemporanea.

La giornata di studi, a cura di Sara Basso e Paola Di Biagi, è promossa nell’ambito della ricerca FRA-Finanziamento Ricerca di Ateneo, Units 2013, Oltre l’abitare domestico. Nuovi progetti per spazi aperti di prossimità nei quartieri di edilizia pubblica e del programmadi iniziative dell’Osservatorio stabile sulla situazione abitativa nel Comune di Trieste.

Qui sotto il programma dettagliato della giornata.

Polo didattico e culturale dell'Università degli Studi di Trieste
via Bartolomeo d'Alviano 18 - Gorizia - aula 204
Martedì 27 maggio 2014, ore 16.30

Conferenza
La città alla scala 1:1. Pratiche e poetiche trasformative tra arti, architettura e città

Sono portati all'attenzione alcuni processi sperimentali di indagine e racconto delle realtà urbane, attraverso pratiche ed esperienze di arte pubblica, ovvero ricerche, azioni e progetti sui temi dell’abitare interculturale, dello spazio pubblico, dell’emergenza abitativa e dell’inclusione, in territori spesso caratterizzati da conflitti sociali. In evidenza le pratiche di cittadinanza resiliente e le modalità alternative di costruzione della città, anche attraverso processi di trasformazione spontanei, e l'attività del LAC (Laboratorio Arti Civiche) del Dipartimento di Architettura dell'Università degli studi di Roma, curatore di progetti utili all'interazione creativa con i cittadini per una trasformazione collettiva e condivisa dell’ambiente costruito.

Per saperne di più:
http://www.articiviche.net/LAC/laboratorio_arti_civiche.html
http://www.osservatorionomade.net/

Relatore: dott. arch. Francesco Careri
Ricercatore Universitario dal 2005 presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Roma Tre. Dal 1995 è membro fondatore del laboratorio di Arte Urbana Stalker Osservatorio Nomade, con cui sperimenta metodologie di intervento creativo nella città multiculturale e dell’abitare informale a Roma. Dal 2006 è titolare del Corso di Arti Civiche della Facoltà di Architettura di Roma Tre, un corso che si svolge interamente camminando analizzando e interagendo in situ con i fenomeni urbani emergenti. Dal 2012 è Direttore del Master Arti Architettura Città, ed è coordinatore del Master PIMC – Politiche dell’Incontro e Mediazione Culturale. Tra le sue pubblicazioni: Constant. New Babylon, una città nomade, Testo & Immagine, Torino 2001 e Walkscapes. El andar como pràctica estética / Walking as an aesthetic practice, Editorial Gustavo Gili, Barcellona 2002, (traduz. It. Einaudi, Torino 2006).

La conferenza è organizzata nell'ambito della Scuola di Dottorato in Ingegneria e Architettura, Indirizzo in Progettazione Integrata dell’'architettura e dell’'Ingegneria Civile (XXVII ciclo) e in Ingegneria civile e Architettura (XXVIII ciclo-XXIX ciclo), dell'Università di Trieste-Dipartimento di Ingegneria e Architettura.


L'Associazione culturale ETRA promuove e appoggia le due iniziative con il patrocinio dell'Ordine degli Architetti P.P.C. di Gorizia all'interno del progetto The act of seeing/L'atto di vedere. Il processo di rigenerazione urbana. La cultura della sostenibilità.  

Le due iniziative sono a ingresso gratuito e libero

Non è al momento possibile riconoscere dei crediti formativi all'iniziativa. Si invita chi è interessato a partecipare ad inviare comunque nota di iscrizione usando i moduli allegati. Verrà definito per la giornata un registro per la raccolta delle firme di presenza in attesa di conoscere la futura possibilità di accreditamento.
info: Associazione culturale ETRA, viale San Marco, 14 - 34074 Monfalcone (GO)-348/2286671- info@culturaeticaetra.com - www.culturaeticaetra.com

3 maggio 2014

Conferenza accreditata arch. Camilla Perrone, Gorizia, martedì 13 maggio 2014


Organizzato e promosso nell’'ambito della Scuola di Dottorato in Ingegneria e Architettura, Indirizzo in Progettazione Integrata dell’'architettura e dell’'Ingegneria Civile (XXVII ciclo) e in Ingegneria civile e Architettura (XXVIII ciclo – XXIX ciclo), dell'Università di Trieste-Dipartimento di Ingegneria e Architettura, si svolgerà a Gorizia, martedì 13 maggio 2014, alle ore 17.00, presso la sede del Polo didattico e culturale dell’Università degli Studi di Trieste, in via Bartolomeo d'Alviano 18, aula 204, una interessante conferenza/incontro utile per approfondire alcuni degli argomenti propri della ricerca che l'Associazione culturale ETRA sta svolgendo sulla città di  Monfalcone e il suo territorio. 
La lezione ex cathedra sarà tenuta dall'arch. Camilla Perrone e avrà come titolo: DiverCity. Sfida della diversità urbana oltre la città. All’interno delle comunicazioni in merito ai principi di rigenerazione urbana un ruolo primario spetta alla comprensione delle trasformazioni sociali inerenti la moltiplicazione delle nuove cittadinanze, il complicato mosaico delle differenze, la diffusione delle comunità volontarie, le richieste di riconoscimento in una società socio-diversa e molteplice. Rigenerare implica una presa di coscienza sociologica e urbanistica dello stato delle cose, per valutare strategie di prefigurazione degli interventi. La conferenza intende offrire un panorama approfondito delle trasformazioni sociali che le città stanno vivendo, verificando proposte coerenti di intervento possibili.
  
Camilla Perrone è ricercatrice presso l’Università degli studi di Firenze nella quale insegna Politiche urbane e territoriali; ha fondato il laboratorio di Critical Planning&Design e coordina il curriculum di Dottorato in Progettazione urbanistica e territoriale. Precedentemente ha insegnato anche nelle università di Toronto, Sidney e Tübingen. Ha pubblicato articoli e libri sulla progettazione interattiva, la pianificazione dello spazio, e le politiche urbane per il governo della diversità. Tra i sui libri si ricordano DiverCity. Conoscenza, pianificazione e città delle differenze, FrancoAngeli, 2010; Per una pianificazione a misura di territorio, Firenze University Press, 2011; Giochi di potere. Partecipazione, piani e politiche territoriali, Utet, 2013, curato con M. Morisi. È inoltre vincitrice dell' AESOP Excellence in Teaching Award for the PhD Course Living Landscapes: Policies, Practices, Images, 2013.

Per chi volesse saperne di più, si consiglia: C. Perrone, DiverCity. Conoscenza, pianificazione e città delle differenze, Milano, Franco Angeli, 2010.

La conferenza viene accreditata per architetti iscritti agli Ordini su promozione dell'Ordine degli Architetti P.P.C. di Gorizia e dell'Associazione culturale ETRA di Monfalcone. Rientra nel ciclo, Il processo di rigenerazione urbana. La cultura della sostenibilità del progetto The act of seeing/L'atto di vedere.

Ingresso gratuito e libero.
Possibilità di accreditamento professionale per architetti iscritti agli Ordini (concessi 2 cfp, in corso di riconoscimento). Per richiedere l'accreditamento si prega di inviare il modulo  sotto allegato, accompagnato da copia dell'avvenuto versamento (€ 5,00 per iscritti, gratuito per iscritti da meno di cinque anni).

Per informazioni sull'incontro: 
info@culturaeticaetra.com
pdibiagi@units.it
http://dicar.di.units.it/scuoladottorato/